Seminario Teatrale Interpretazione di un Testo
Seminario Teatrale INTERPRETAZIONE di un TESTO, Da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba,
Seminario Teatrale
INTERPRETAZIONE di un TESTO
PENSARE per AZIONI
Uno stesso testo può essere interpretato come commedia o come tragedia? La risposta è Sì. Un testo può esere messo in scena prevalentemente come commedia o prevalentemente come tragedia. Prevalentemente, perchè se entrambe le componenti devono trovare spazio, ce ne sarà una privilegiata, ma l’altra non sparirà. Il seminario Ti condurrà ad interpretare lo stesso testo in modalità apparentemente molto diverse tra loro…alla ricerca dei tuoi Frammenti di verità, esplorando le zone di confine tra corpo e anima
Roma 14 e 15 dicembre 2024, 5 + 5 ore di lavoro
ISCRITTI 4, posti ancora disponibili 8 – ISCRIZIONI
“The word is a gesture transformed into sound”, Full immersion theatral workshop
“…Non possiamo fissare i sentimenti. Possiamo fissare e ricordare solo le azioni fisiche” (Stanislavskij)
BREVE DESCRIZIONE: Ma che significa Pensare per Azioni ? Scrive Michail Cechov: ” …la Parola è un gesto trasformato in suono…”. Dunque il gesto, noi potremmo dire l’Azione Fisica, precede la parola e quasi la plasma. La parola è funzione dell’azione che la precede. L’attore lavora con la parola, ma prima che con la parola lavora con il corpo.
Quello che l’attore fa in scena arriva per prima allo spettatore
Ad uno spettatore che assista ad uno spettacolo quello che arriva per primo è quello che l’attore fa in scena, solo successivamente quello che dice. Questo perché l’azione quasi sempre, almeno nel nostro mondo occidentale, non passa attraverso la cultura ed è facilmente comprensibile: se l’attore ride o piange il senso arriva allo spettatore subito, diretto, senza mediazioni culturali.
La lingua invece passa attraverso la cultura
Se l’attore si esprime in una lingua sconosciuta la comprensione sarà difficile, se non impossibile, a meno che lo stesso attore non utilizzi anche il corpo per veicolare le sue parole. Ma anche se l’attore si esprime in una lingua a noi molto nota i diversi livelli di comprensione passano attraverso la cultura di chi parla e quella di chi ascolta.
Possiamo dunque ribadire che quello che arriva per primo allo spettatore è quello che l’attore fa in scena, solo successivamente arriva allo spettatore quello che l’attore dice. Di conseguenza l’attore lavora prima di tutto con il corpo e poi con le parole.
Ma se è così, e noi crediamo che sia così, allora il nostro compito sarà quello di trovare il Gesto, l’Azione, che precede la parola e quasi la plasma. Questa ricerca ci porterà alla comprensione vera, non intellettualistica, delle parole e di conseguenza darà vita nuova, verbale e fisica, alla nostra interpretazione. Quindi tra i compiti e le finalità di questo seminario c’è anche l’obiettivo di Pensare per Azioni.
Seminario Teatrale INTERPRETAZION di un TESTO, Pensare per Azioni: ISCRITTI 4 – posti ancora disponibili 8