TIECK Gatto Stivali

TIECK: Il Gatto con gli Stivali

Tieck il gatto con gli stivali

Illustrazione dall’edizione Hetzel 1867 dei Contes di Perrault illustrata da Gustave Doré

Titolo originale: Der gestiefelte Kater, 1797


Tieck si serve della famosa fiaba di Perrault per scrivere un pezzo di satira sulle usanze teatrali del suo tempo…


Nostra traduzione ed elaborazione   –   Scheda riassuntiva  –   Nostra messinscena


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Tieck-Gatto-stivali

Il gatto con gli stivali, illustrazione ottocentesca di Carl Offterdinger

Tieck si serve della famosa fiaba di Perrault per scrivere un pezzo di satira sulle usanze teatrali del suo tempo, quando il pubblico si entusiasmava per opere melense e prestava più attenzione alle decorazioni che agli accadimenti in scena, non tralasciando stilettate sulla situazione politica dell’epoca. Irride la fiaba. La anatomizza nella sua irrealtà, la commenta, la smonta, la rimonta, la viviseziona, la chiosa di notazioni socio-politiche legate alla propria realtà storica. La fiaba per bambini, dove alla morte del padre il fratello più giovane riceve l’eredità più misera, e cioè solo il gatto Hinze, viene recitata in una fittizia rappresentazione teatrale, con il crescente malcontento del pubblico. Il gatto, ricevuti gli stivali richiesti, che sono costati al suo giovane padrone Gottlieb gli ultimi spiccioli, si prodiga con mille furbizie per aiutarlo come promesso nell’ascesa sociale. Alla fine Gottlieb si ritrova proprietario delle terre del malvagio re vicino ed entra nelle grazie del buon regnante e della sua bella e brava figliola. 

Ma il pubblico trova assurdo che un gatto parli e mostra il suo disagio con frequenti interventi che interrompono lo spettacolo. Perfino il poeta deve comparire in scena per tentare di placare gli animi, cosa che riesce a fatica ad altri personaggi con l’inserimento di scene “non programmate”. Alla fine il poeta si ripresenta e riceve un lancio di frutta marcia. La fiaba si confonde con la rappresentazione e coinvolge anche la realtà del poeta Tieck. Il testo è stato messo in scena per la prima volta a Berlino nel 1844. 



 

TIECK, Il Gatto con gli Stivali: nota alla traduzione ed alla elaborazione

Illustrazione dall'edizione Hetzel 1867 dei Contes di Perrault illustrata da Gustave Doré

Illustrazione dall’edizione Hetzel 1867 dei Contes di Perrault illustrata da Gustave Doré – L’artista aggiunge un elemento di crudeltà al personaggio dell’orco, giustificandone maggiormente la morte, con cadaveri di neonati sulla tavola imbandita


E’ uso degli autori del Romanticismo attribuire ai personaggi un nome che ne evidenzi le caratteristiche. Ludwig Tieck non fa eccezione a questa tradizione ed alcuni nomi: Gottlieb, Hinze, Hanswurst, Popanz e Kunz, che in tedesco evidenziano le citate caratteristiche del personaggio, al lettore/spettatore italiano invece, se lasciati inalterati, non comunicherebbero nulla. In questa nostra traduzione/elaborazione ci è sembrato di rispettare maggiormente l’intento dell’autore traducendoli rispettivamente in Santiddio, Sempronio, Giansalsiccia, Spaventacchio e Caio. Il testo è stato limato in alcuni punti. Ad esempio sono stati eliminati i personaggi di Lorenz e Barthel che nell’originale comparivano solo all’inizio, eliminata la scena dell’oste alla fine dell’originale primo atto, eliminati i due innamorati all’inizio dell’originale secondo e del terzo atto, resi più concisi alcuni dialoghi degli “spettatori” che, nella nostra riduzione, sono in numero minore rispetto all’originale. Con queste “licenze” crediamo di non aver in nulla intaccato il delizioso ordito messo in piedi da Tieck, ci è sembrato solo di fornire un copione più consono alle attuali esigenze del moderno lettore/spettatore.

In particolare nella versione ridotta, alcuni personaggi sono stati eliminati e accorpati in altri. Così il Ciambellano racchiude in se Giansalsiccia, il Cuoco, l’Imbonitore e un Cameriere.



 

TIECK, Il Gatto con gli Stivali: scheda riassuntiva della nostra elaborazione

 

  • Titolo Il Gatto con gli Stivali
  • Titolo originale Der gestiefelte Kater
  • Autore Ludwig Tieck
  • Elaborazione Sandro Conte
  • Traduzione dall’originale    Ewa Wrobel
  • Nostra prima Rappresentazione 25 giugno 2005, Roma, Sala Petrolini
  • Atti 2  (1 nella versione ridotta)
  • Genere Commedia
  • Durata 65′  ( 45′ nella versione ridotta)
  • Personaggi – versione da 65‘:  20 di cui 13 principali (4 Uomini – 9 Donne) –
  • Personaggi nella versione ridotta da 45′ sono 15 di cui 12 principali (4 Uomini – 8 Donne)
  • Minimo Personaggi Solo 4 ruoli sono prettamente maschili, tutti gli altri possono essere intesi sia al maschile che al femminile
  • Ambientazione Ovunque
  • Copione depositato alla S.I.A.E. 1 Marzo 2005

PERSONAGGI – In questo copione, in considerazione del carattere paradossale della vicenda, sia il numero dei personaggi che la distinzione in ruoli femminili o maschili è veramente soggettiva, e dunque è impossibile indicarne a priori, come tradizionalmente è consuetudine, il numero e/o il sesso. Ci sono alcune scene che possono essere realizzate con pochi personaggi ma anche con molti di più. Allo stesso modo alcuni personaggi possono essere intesi sia al maschile che al femminile. In questo genere di copioni dunque il numero ed il sesso dei personaggi sarà esclusivamente funzione delle scelte di regia.

Di questo copione sono a disposizione di chi ne fa richiesta due versioni:

  • Un copione di 65′ 
  • Un copione ridotto di 45′


      
     
TIECK, Il Gatto con gli Stivali: edizione 2005

 

  • 25 giugno 2005, Roma, Sala Petrolini
  • INTERPRETI: Chiara Boarini, Beatrice Cappelli, Sandra Cappuccini, Massimiliano Ciarpaglini, Ines Ciriello, Oreste Cirillo, Sara Crocelle, Andrea Loreti, Simona Petrozzi, Giuseppe Pizzi, Letizia Reitelli, Annalisa Venditti
  • Compagnia Teatro Laboratorio del Teatro di Nessuno
  • Costumi Letizia Reitelli
  • Riduzione, Libero Adattamento e Regia  Sandro Conte

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