Seminario Teatrale Costruzione di una IMPROVVISAZIONE

Seminario Teatrale COSTRUZIONE di una IMPROVVISAZIONE, Da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba

Seminario Teatrale COSTRUZIONE di una IMPROVVISAZIONE

seminari teatrali improvvisazione

Condotto da Sandro Conte

Un’improvvisazione nasce “spontanea” per poi essere “codificata” e “fissata” tramite passaggi successivi. Il seminario condurrà l’attore, passo passo, a costruire la propria improvvisazione.

Roma San Paolo 16 – 17 Novembre 2024, 10 ore di lavoro –  ISCRIZIONI

Sabato e domenica orario 10,00 – 15,00SEDE Teatro Parco Schuster, CLICCA QUI

Full immersion theatral workshop on improvisation

“…Non possiamo fissare i sentimenti. Possiamo fissare e ricordare solo le azioni fisiche” (Stanislavskij)

ISCRITTI 8, posti ancora disponibili 4 – ISCRIZIONI


BREVE DESCRIZIONE: Accade a volte che il pedagogo, o il regista, fornisca all’attore (o aspirante attore) uno “stimolo” per un’improvvisazione. Accade anche che l’attore dica: “non so che fare”. 

Ma il nostro percorso di training o lo spettacolo che stiamo costruendo prevede che, singolarmente o in gruppo, si realizzi una o più improvvisazioni.

E allora cosa può fare l’attore che non vede soluzioni ed ha la sensazione che la sua creatività si sia improvvisamente interrotta ?

Il Seminario teatrale Costruzione di una Improvvisazione fornirà le tecniche per rispondere a queste domande e condurrà l’attore, passo passo, fornendo gli strumenti per affrontare un qualsiasi “stimolo” e costruire la propria improvvisazione.

Seminario Teatrale Costruzione di una Improvvisazione: ISCRITTI 8 – posti ancora disponibili 4


Seminario Teatrale Costruzione di una Improvvisazione: PROGRAMMA

Programma

Seminario teatrale Costruzione di una IMPROVVISAZIONE

seminari teatrali

“Non mi parlate di sentimenti, non possiamo fissare i sentimenti. Possiamo fissare e ricordare solo le azioni fisiche”…(Stanislavskij)

Il seminario teatrale Costruzione di una Improvvisazione, condotto da Sandro Conte, fa riferimento alle tecniche di lavoro dell’ Odin Teatret di Eugenio Barba

“Azioni Fisiche”, qualche parola in più

  • Giorni e ore di lavoro:  Il seminario ha una durata di 2 giorni, per circa 5 ore di lavoro al giorno
  • Finalità: Il seminario fornirà al partecipante gli strumenti per elaborare nella pratica una propria improvvisazione. Partendo da uno stimolo che può essere sia “astratto”, sia “concreto”, si sperimenteranno i passaggi successivi per realizzare la propria improvvisazione .  (leggi sotto la Breve Presentazione)
  • Per il partecipante: Il partecipante dovrà venire al seminario con la memoria di un breve testo teatrale o letterario a sua scelta (4-5 righe) ed indossare un abbigliamento molto comodo con calzini antiscivolo o scarpette da ritmica (piedi nudi se il pavimento sarà di legno).Breve programma/presentazione del Seminario Teatrale

In genere, nel linguaggio di tutti i giorni, si dice: “ti ho fatto un’improvvisata” per intendere qualcosa di estemporaneo e non previsto.

A teatro non c’è nulla di più preciso di un’improvvisazione, che nasce “spontanea” per poi essere “codificata” e “fissata” tramite passaggi successivi.

Accade a volte che il pedagogo, o il regista, fornisca all’attore (o aspirante attore) uno “stimolo” per un’improvvisazione, e accade anche che l’attore dica: “non so che fare”.  Ma il nostro percorso di training o lo spettacolo che stiamo costruendo prevede che, singolarmente o in gruppo, si realizzi una o più improvvisazioni.

E allora cosa può fare l’attore che non vede soluzioni e che ha la sensazione che la sua creatività si sia improvvisamente interrotta ?

Il Seminario teatrale costruzione di una improvvisazione 

fornirà le tecniche per rispondere a queste domande e condurrà l’attore, passo passo, fornendo gli strumenti per affrontare un qualsiasi “stimolo” sia “astratto”, sia “concreto” e costruire la propria improvvisazione.

All’inizio del seminario al partecipante viene assegnato un tema.

Per realizzare una improvvisazione da un tema dato è necessario creare una struttura su cui “appoggiarsi” per la creatività.

Dunque prima tracciare una trama di base, con dei punti di riferimento, come bandierine su una mappa.

Ognuno deve prendere il suo quaderno, dividere ogni pagina in due colonne, e scrivere in una colonna, con la maggiore precisione possibile, tutto quello che ha fatto; e nell’altra le associazioni che ha avuto mentre improvvisava, le sensazioni fisiche, le immagini mentali e i pensieri, le memorie di luoghi e persone.

Importantissime sono le “associazioni mentali”.

Mentre l’attore sta facendo le sue azioni, nello stesso tempo l’occhio della sua mente vede qualcosa, come se ti balenasse di fronte un ricordo, un’immagine. Non è importante che il ricordo o l’immagine abbiano una diretta relazione con l’improvvisazione che si sta facendo, l’”associazione mentale” è totalmente libera e lontana dal concetto causa-effetto. Cioè, ad esempio, sto improvvisando sul tema x, ma l’iimagine che mi arriva, il ricordo, come un disturbo, sembra arrivare da tutt’altra parte. Bene questa apparente stonatura tale non è ma va seguita in libertà, dove ci porta il corpo.

Tramite gli appunti presi ogni attore può ricostruire e memorizzare l’improvvisazione appena fatta.

Successivamente, lavorando sulla struttura, potremo alterarla e perfezionarla fino a che non divenuti una scena di uno spettacolo.

Lo stesso percorso per una improvvisazione collettiva.

Sequenza di massima

Gli esercizi indicati sono solo degli esempi e l’elencazione non è conseguenziale, nella realtà tenteremo di far accadere più che indirizzare, nel senso che siamo pronti ad adattare il programma a quello che dovesse accadere durante il seminario. Dunque non un programma statico, ma dinamico:

  • Iniziamo con la danza del vento
  • Esercizio della “raccolta”, continuo finché sulla mano che raccoglie non compare qualcosa, su questo “qualcosa” costruisco un’improvvisazione.
  • Al partecipante viene assegnato un tema. Il tema è sono un inganno che facciamo a noi stessi, serve solo a trovare un frammento di verità.
  • Realizzare una improvvisazione libera e breve (breve perché sia precisa).
  • Fare in modo che la stessa sia ripetibile.
  • Trovare al suo interno dei punti di riferimento, come se ci si muovesse su una mappa. Possiamo perderci ma conoscendo i punti di riferimento facilmente ritroveremo la strada
  • Inserire il testo nella improvvisazione fisica.
  • Inserire un secondo testo a conferma che l’azione fisica può non avere relazione col testo

Alla fine del Seminario Teatrale avremo appreso come Improvvisare su un qualsiasi tema o “stimolo”

La tecnica appresa ci darà le basi su cui indirizzarci per qualsiasi altra improvvisazione.

Per concludere tutti partecipano alla costruzione di una breve scena;

​​​​​Se hai domande o qualcosa non ti è chiaro, CHIAMA o SCRIVI vai ai CONTATTI

 


Seminario Teatrale Costruzione di una Improvvisazione: DOVE si fa, QUANDO e ORARI

Seminario Teatrale costruzione di una IMPROVVISAZIONE

QUANDO
date del seminario teatrale Costruzione di una Improvvisazione

Roma 16 – 17  Novembre 2024

DOVE
Sede del seminario teatrale Costruzione di una Improvvisazione

Teatro del Centro Poliv. Parco Schuster, via Ostiense 182/I Roma San Paolo

COME ARRIVARE

per arrivare guarda la mappa CLICCA QUI

ATTENZIONE: essendo all’interno di un parco il navigatore non lo può trovare

ORARI
del seminario teatrale Costruzione di una Improvvisazione

Sabato 16,  ore 10,00 – 15,00
Domenica 17, ore 10,00  – 15,00
In totale circa 10 ore di lavoro

​​​​​Se hai domande o qualcosa non ti è chiaro, CHIAMA o SCRIVI vai ai CONTATTI


Informazioni generali seminari teatrali tecnica attore di un weekend a Roma

ISCRIZIONI – A chi si rivolgono – DIREZIONE e METODO DI LAVORO – CALENDARIO – A Richiesta – Consigli di lettura

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In appendice, oltre ad un’utile bibliografia ragionata, vengono proposti degli estratti da testi fondamentali quanto raramente frequentati, come il Manifesto per un nuovo teatro di Pasolini e un saggio di Simonov su Stanislavskij.

Leggi la prefazione della Prof.ssa Clelia Falletti CLICCA QUI

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