Scuola TEATRO STUDIO INTENSIVO Roma

Scuola TEATRO STUDIO, corso INTENSIVO a Roma San Paolo, un weekend al mese, 7 weekend, 70 ore di lavoro, Da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba

Scuola TEATRO STUDIO INTENSIVO Roma San Paolo

Scuola teatro studio Roma

Corso di teatro intensivo

Un weekend al mese, 7 weekend, 70 ore di lavoro

diretto da Sandro Conte sul Metodo delle Azioni Fisiche

Si concluderà con una breve performance finale

Il nostro training vuole condurti al Pensare per Azioni , alla ricerca dei tuoi Frammenti di verità, esplorando le zone di confine tra corpo e anima

Intensive THEATER STUDIO School Rome San Paolo

OBIETTIVO:formare un gruppo che abbia voglia di “fare Teatro” in un percorso senza la fretta di andare in scena a tutti i costi. Andare in scena è una conseguenza del lavoro svolto, un tirare le somme, non è un obiettivo primario. Perchè siamo convinti che

“NON E’ IL TEATRO CHE E’ NECESSARIO, MA ASSOLUTAMENTE QUALCOS’ALTRO…” (Grotowski).


DOVE: presso il Centro Polivalente Parco Schuster, via Ostiense 182/i, Roma San Paolo

ATTENZIONE: VIA OSTIENSE 182/I si trova all’interno di un parco, il NAVIGATORE non lo può trovare

FREQUENZA: Un weekend al mese, totale 7 weekend, 70 ore di lavoro – strutturato in 7 (sette) stages/seminari intensivi che si tengono nei weekend con calendario indicato in calce e nei seguenti orari: Sabato 9,30 – 15,00  //  Domenica 9,30 – 15,00


COSTI

Quota di partecipazione singolo weekend € 90,00

Quota di partecipazione bimestrale, 2 weekend, € 160,00 (sconto euro 20,00)

Iscrizione associativa annua € 10,00 (per anno solare)


CALENDARIO INCONTRI/SEMINARI

Per cominciare : 19 – 20 ottobre 2024 – Seminario Metodo AZIONI FISICHE 2 giorni, 10 ore 

solo per questo weekend costo promozionale di euro 50,00


1° Ciclo

1° seminario: 16 – 17 novembre 2024 – Costruzione di una IMPROVVISAZIONE – 2 giorni, 10 ore

2° seminario: 7 e 14 dicembre 2024, Pensare per AZIONI – 2 giorni, 10 ore


2° Ciclo

3° seminario: 1- 2 febbraio 2025 – Costruzione del PERSONAGGIO – 2 giorni, 10 ore

4° seminario: data da definire – La PAROLA nel Teatro delle Azioni Fisiche – 2 giorni, 10 ore


3° Ciclo

5° seminario: 5 – 6 aprile 2025 – Costruzione del MONOLOGO – 2 giorni, 10 ore

6° seminario: 17 – 18 maggio 2025 – Il Gesto PSICOLOGICO – 2 giorni, 10 ore


Chi avrà frequentato almeno 4 stages/seminari, potrà partecipare alla messinscena di uno spettacolo. L’obiettivo è formare un gruppo che “parli la stessa lingua”.


ScuolaTeatro Studio: BREVE PRESENTAZIONE

Scuola TEATRO STUDIO Roma San Paolo

Corso di teatro intensivo (7 weekend) sulle tecniche dei grandi maestri: da Stanislavskij a Grotowski, all’Odin Teatret di Eugenio Barba.

Il nostro training vuole condurti al Pensare per Azioni , alla ricerca dei tuoi Frammenti di verità, esplorando le zone di confine tra corpo e anima

Scuola TEATRO STUDIO Roma

E’ spesso invalsa la convinzione che per essere avvocati, ingegneri, medici ecc è necessario fare una scuola, apprendere delle tecniche, pensiamo ad esempio alle innumerevoli tecniche chirurgiche. Mentre invece per fare l’attore sia importante la Sensibilità, le capacità, espressive naturali, l’ispirazione ecc

Già…l’ispirazione, sul dizionario alla voce “Ispirazione” si legge : “Illuminazione divina che apre la mente dell’uomo alla verità e lo guida a ben operare”. Dunque per fare l’attore è necessaria una “Illuminazione divina”! 

Che ne pensa Stanislavskij

Vivamente contrario a questa convinzione è il maestro dei maestri, Konstantin Stanislavskij. Nelle pagine conclusive della sua autobiografia artistica, La mia vita nell’arte, nel capitolo Bilanci e prospettive, non riesce a trattenere la sua risentita sorpresa davanti al persistere di vecchissimi pregiudizî a proposito della utilità o meno della tecnica per l’attore. 

La vecchissima idea che all’attore servono solamente talento e ispirazione è abbastanza diffusa anche oggi. […] Al contrario, piú un artista è grande, piú s’interessa alla tecnica della sua arte. – Quanto maggiore è il talento, tanto piú questo richiede tecnica ed esercizio. 

Ma alle parole di Stanislavskij ci piace aggiungere anche quelle di Etienne Decroux: “La tecnica immunizza chi la possiede da due àrbitri: quello della moda e quello del maestro. La tecnica elimina i mediocri, fa buon uso del talento medio ed esalta il genio”

Qualcosa dentro

Chi fa teatro in genere ha qualcosa dentro da tirar fuori, vuole esprimere forti sentimenti, ricordi, emozioni ma in più desidera condividere tutto questo mondo interiore con il pubblico: nobile intento,

Ma perché le proprie emozioni arrivino al pubblico e si riesca a trasmetterle avvincendo chi guarda, non basta volerlo fare, bisogna aver acquisito una modalità di esprimere tutto questo: una tecnica. Non è sufficiente che tu dica o pensi: Ma io sono molto sensibile, sono un artista, ho capacità espressive naturali, mi sento portato, voglio tirar fuori quello che ho dentro…”, quello che hai dentro devi imparare a come trasmetterlo Quanto più sarà solida la tua tecnica tanto più coinvolgerai lo spettatore. 

Per concludere…

…immagina che tu sia in scena con uno spettacolo comico, ma nel pomeriggio, poco prima dello spettacolo, eventi imprevisti ti rattristano fortemente, ma tu la sera devi far ridere: se hai una tecnica su cui appoggiarti forse ci riesci, se non hai una tecnica probabilmente sarai travolto dagli accadimenti della vita e non riuscirai come vorresti. 

La nostra Scuola TEATRO STUDIO segue il Metodo delle Azioni Fisiche e può indirizzarti sulla strada giusta per apprendere delle tecniche. 

Quindi se vuoi far teatro, a qualsiasi livello, non puntare esclusivamente sulla tua naturale predisposizione, ma segui i consigli dei grandi Maestri.


Scuola Teatro Studio: A CHI SI RIVOLGE

Scuola TEATRO STUDIO Roma San Paolo

Corso di teatro intensivo (7 weekend) sulle tecniche dei grandi maestri: da Stanislavskij a Grotowski, all’Odin Teatret di Eugenio Barba.

Il nostro training vuole condurti al Pensare per Azioni , alla ricerca dei tuoi Frammenti di verità, esplorando le zone di confine tra corpo e anima

La nostra SCUOLA TEATRO STUDIO a Roma, è una Master Class sul Metodo delle Azioni Fisiche che si realizza in più weekend full immersion per avvicinarsi ai grandi Maestri del ‘900: Stanislavskij, Grotowski, Barba e applicarlo nella pratica. 

La Scuola di Teatro è sinceramente rivolta a tutti quelli che pensano che il teatro non sia una esperienza passeggera, la moda di un momento, sia che abbiano esperienza, sia che non la abbiano; in sintesi a chi sente che la pratica teatrale è uno dei momenti centrali del suo percorso espressivo. 

A chi ha il piacere di affrontare un percorso più impegnativo di un semplice laboratorio ed ha la pazienza e la gioia di scoprire, incontro dopo incontro, come il suo corpo “ricordi”, come la sua voce si moduli al variare della sua postura, come sia creativo mettere in scena non le parole del testo, ma le intenzioni dietro le parole. 

A volte ci vengono poste queste domande: 

“Non ho mai fatto teatro, non sarà troppo per me, per iniziare ?” 

“Ho già fatto teatroho fatto questo e quello, messo in scena tutto e di più di tutto, sarà una situazione adatta a me?” (sottindendendo: “sono già ad un altro livello”) 

Nella nostra Scuola di Teatro Studio Pensare per Azioni, seguiamo il Metodo delle Azioni Fisiche e non c’è primo anno, secondo anno, corso di perfezionamento ed altre dizioni che indicano il progredire degli insegnamenti. 

Non crediamo in questa diffusa impostazione 

Mettiamo invece in campo il concetto della “Formazione Continua”

Potresti partecipare per più anni di seguito ed ogni anno troveresti argomenti nuovi, nuovi motivi di interesse, nuovi stimoli creativi. 

Partecipare o meno è solo funzione della Tua testa e non delle esperienze pregresse che hai. 

A volte persone senza alcuna esperienza si inseriscono subito ed accettano senza condizionamenti il Metodo delle Azioni Fisiche; altre volte persone con esperienza hanno difficoltà a “dimenticare” quanto sanno, o pensano di sapere. 

In realtà, per avere buoni risultati, siamo assolutamente convinti che l’importante è formare un gruppo con motivazioni simili; che poi i partecipanti abbiano esperienza o meno è, nella maggioranza dei casi, irrilevante. 

Se hai domande o qualcosa non ti è chiaro, CHIAMA o SCRIVI vai ai CONTATTI


Scuola Teatro Studio: DIREZIONE e ISCRIZIONI

Alla nostra SCUOLA Teatro STUDIO NON CI SI ISCRIVE, ma si è eventualmente ACCETTATI solo dopo un COLLOQUIO PERSONALE. 

Di conseguenza non facciamo preiscrizioni. 

Vieni a trovarci, parliamo e stiamo un po’ insieme. Solo dopo decideremo insieme cosa fare. 

Se decideremo di proseguire il percorso insieme ci sarà eventualmente da versare all’Associazione una quota di partecipazione alle spese che varia di anno in anno.

Siamo concreti: leggi bene tutta questa pagina sulla nostra SCUOLA Teatro STUDIO: le motivazioni, la presentazione, il programma ecc. Se ti convince e ti interessa chiamaci o scrivi e prenderemo un appuntamento vai ai CONTATTI


DIREZIONE

La SCUOLA Teatro STUDIO è diretta da Sandro Conte


Scuola di Teatro Studio Teatrale: PROGRAMMA

Scuola TEATRO STUDIO Roma San Paolo

Corso di teatro intensivo (7 weekend) sulle tecniche dei grandi maestri: da Stanislavskij a Grotowski, all’Odin Teatret di Eugenio Barba.

Il nostro training vuole condurti al Pensare per Azioni , alla ricerca dei tuoi Frammenti di verità, esplorando le zone di confine tra corpo e anima

In luogo di un classico PROGRAMMA presentiamo questa intervista immaginaria a Sandro Conte, conduttore della Scuola Teatro Studio

DOMANDA – In riferimento alla Scuola di Teatro STUDIO quando avete iniziato questa iniziativa ?SANDRO – E’ una nuova iniziativa a cui pensavamo da tempo.D – Qual è l’obiettivo che ti poni, se mi iscrivo cosa troverò ?

Obiettivo

SANDRO – L’obiettivo è formare un gruppo che non abbia fretta di andare comunque ed ad ogni costo in scena, un gruppo che privilegi prima di tutto l’apprendimento di una tecnica, il Metodo delle Azioni Fisiche, e poi, solo successivamente, abbia come obiettivo la messinscena. Chi scriverebbe un romanzo senza prima aver appreso i rudimenti della grammatica e della sintassi ?

D – Quindi, almeno in un primo moneto, di spettacolo non si parla ?

SANDRO – Parleremo di spettacolo, nel senso tradizionale, come presentazione di un lavoro al pubblico, solo quando si sarà formato un gruppo omogeneo e che abbia acquistato una tecnica sufficiente. Già nel mese di febbraio, dopo una conoscenza e il lavoro di 4 mesi, questo sarà più chiaro e decideremo insieme se impegnarci anche per una messinscena.

Come dice Decroux: “la tecnica elimina i mediocri, fa buon uso del talento medio ed esalta il genio”.

Se ci saranno queste due condizioni irrinunciabili: 

1.   Gruppo omogeneo 
2.   Tecnica sufficientesolo allora potremmo pensare di preparare qualcosa per un visione esterna: per uno spettacolo. Prova a leggere quest’articolo pubblicato sul Quaderno di Nessuno, la nostra rivista on Line: “Arte come veicolo, arte come presentazione”.D – Me lo puoi sintetizzare ?SANDRO – Immagina una catena, una lunga catena. “Ad una estremità abbiamo lo spettacolo…

L’arte come presentazione…

…in cui si lavora alla visione che appare nella percezione dello spettatore. Se tutti gli elementi dello spettacolo sono elaborati e perfettamente montati (il montaggio), apparirà nella percezione dello spettatore un effetto, una visione, una certa storia; in qualche misura lo spettacolo appare non sulla scena, ma nella percezione dello spettatore…….all’estremità opposta si trova qualcosa di molto antico, ma sconosciuto nella nostra cultura di oggi:

L’arte come veicolo…

…che non cerca di creare il  montaggio nella percezione degli spettatori, ma negli artisti che agiscono. Questo è già esistito nel  passato, nei Misteri degli antichi.
…L’arte come veicolo si orienta verso un lavoro completamente diverso: concentrato sul rigore, sui dettagli, sulla precisione —…Ma attenzione…
è l’altra estremità della stessa catena”. (da “Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche” di T. Richards, Ubulibri 1993) Questa Scuola Teatro Studio è orientata in direzione de…

L’Arte come Veicolo

Tutto nasce dal fatto che trovo sempre meno soddisfacente realizzare spettacoli, nel senso tradizionale che si da a questo evento. Il pubblico entra in sala, vede lo spettacolo, poi torna a casa. Noi che lo abbiamo realizzato siamo felici se il pubblico è stato soddisfatto, lo siamo meno se è insoddisfatto. Ma di tutto questo vorrei dire: “chi se ne frega”.  

Sarò felice se un altro, il pubblico, è contento del mio lavoro ? Lo sarò di meno se un altro, il pubblico, non lo apprezza ? No, basta.

Sono stufo di questa situazione

Ognuno di noi sa bene, se non vuole ingannare se stesso, se quello che ha realizzato vale, se vale solo per noi, se vale solo per i nostri cari o invece vale in generale.

D – Ma con questo l’idea stessa di spettacolo scompare. Da sempre il teatro esiste in quanto esiste un pubblico che lo guarda, lo spettacolo sembra essere la giusta conclusione di un evoluzione del lavoro svolto che va sottoposta al giudizio esterno per non essere solo autoreferenziale.

SANDRO – Per rispondere a questo vorrei ricollegarmi alla nascita del teatro nel mondo occidentale. Alcuni studiosi fanno risalire questa nascita all’interno dell’esperienza degli antichi Misteri. 

I “Misteri”

Tra i Misteri i più noti erano i Misteri Eleusini, culti di origine pre-ellenica che originariamente si svolgevano appunto ad Eleusi, ma ne esistevano molti altri, anche in Italia. Ora, senza entrare nello specifico, c’è da ricordare che all’interno di questi eventi se ne teneva uno particolare che ci interessa di più, in cui dei sacerdoti mimo interpretavano la vita e la morte del postulante.

Dopo tre giorni, nota questa “coincidenza” con quella che nella tradizione cristiana è la resurrezione di Cristo, il postulante ne usciva come un “uomo nuovo” che conosceva il segreto dei Misteri; secondo la tradizione orientale: a cui si era aperto il terzo occhio.

In Processo e morte di Socrate, Platone ci rivela che Socrate viene condannato a morte perché osa rivelare in pubblico il segreto dei Misteri.  Capisci bene che per il postulante e per quei singolari “attori“ il pubblico non aveva senso, eppure producevano uno “spettacolo”, solo “diverso”,  in cui non ci si aspetta l’approvazione o meno, non lo si vuole “mostrare”, lo si vuole “vivere”.

PROGRAMMA

D – Ma se volessi un PROGRAMMA, come in genere si chiede. Cosa facciamo il primo mese, cosa il secondo, quali temi saranno affrontati prima e quali dopo ?

SANDRO  – Il PROGRAMMA è, nella sua esposizione, identico a quello di tutti i gruppi che si rifanno alle Azioni Fisiche con riferimento alle esperienze del polacco Jerzy Grotowski e del nostro Eugenio Barba e allora potrei elencarti: Esercizi di rilassamento – Studio delle capacità espressive delle singole parti del corpo – Tensione e Distensione Muscolare – Movimento e “Azioni fisiche”- L’Immaginazione – Rottura degli automatismi espressivi del corpo e della voce – Lavoro sull’animale (elementi) 

Poi potrei proseguire con..

Elementi di Teatro-Danza orientale –  Ricerca e studio dei risuonatori vocali – Creazione di nuovi linguaggi e di azioni vocali – Montaggio delle azioni per la creazione di un training quotidiano – Organicità delle azioni e del ritmo – Giochi e tecniche per l’improvvisazione fisica e vocale- La Via al Personaggio – Orientare il lavoro dell’attore a far succedere invece che a far vedere – Verità Scenica e Finzione – “Ci credo, non ci Credo” – Attenzione e Concentrazione – Memoria Emotiva – Costruire una “linea ininterrotta” di azioni ed emozioni – Le Partiture Fisiche – Testo e Sottotesto – Studio di scene e monologhi – Recitazione e Attuazione.

D – Un ampio programma.

SANDRO – Ma a che ti serve tutta questa elencazione ? In concreto: cosa hai capito di più ?

D – E allora cosa mi consigli per capire veramente ?

Un consiglio

SANDRO – Ti consiglio di venire a trovarci, stai con noi, non devi pagare nulla…se poi ti piacerà deciderai con calma se iscriverti. Ma attento, anche io voglio conoscerti e poi decidere se farti iscrivere.

D – Un esame ?

SANDRO – No, assolutamente no, solo incontrarti, guardandoci negli occhi le reciproche informazioni prenderanno corpo.

D – Cercavo un posto in cui divertirmi a far teatro, da quello che dici mi sembra tutto così complicato.

E’ tutto molto semplice

SANDRO – Invece è tutto molto semplice e ti invito a venire per sperimentare, verificare che esiste uno stato pre-razionale in cui le parole che ti ho appena detto sono solo un pallido riverbero di quello che la semplicità dell’involontaria “verbalizzazione del corpo” esprime.

D – Magari un salto lo faccio.

SANDRO – Voglio lasciarti con uno stralcio da Grotowski, che già trovi in altre parti del nostro sito: 

“Non è il teatro che è necessario,…

….ma assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare ad incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le dichiarazioni, né tra idee graziosamente precisate, rinunciare alla paura ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena gli sono accessibile “tutto intiero”. Non nascondermi più, essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile…”  

Ciao, Ti aspetto.



Sandro Conte: VIDEO

Tutti i VIDEO 

video LEZIONI DI TEATRO on line su Stanislavskij, Grotowski, Barba

video SPETTACOLI, SEMINARI, INTERVISTA

 video ISTA 2005 (International school of theatre anthropology) 

video PER LAVORARE CON SANDRO CONTE: seminari, corsi, incontri


DOMANDE/FAQ

Perché incontrarsi di sabato e/o domenica con orari concentrati e non tutte le settimane ? 

RISPOSTA: Perchè l’esperienza ci dice che gli incontri concentrati e prolungati (ci incontriamo ogni volta per 5 ore) sono molto più produttivi degli incontri settimanali, magari fatti di sera quando ognuno è stanco per la sua giornata. Il Metodo delle Azioni Fisiche prevede un partecipante vivo, attivo, non stanco e che ci sia “con tutto se stesso”. 

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