Progetto Speciale sulle tracce di Grotowski
Progetto Speciale sulle tracce di Grotowski
Diretto a Roma da Sandro Conte
Il titolo di questo invito fa riferimento al Progetto Speciale 74-75 di Jerzy Grotowski e alla sua attività parateatrale.
Non proverò a scimmiottare quella “esperienza unica e irripetibile” datata 50 anni fa. Il passato non torna a vivere, mai.
Fare teatro senza l’orologio in mano, senza fretta, senza indicazioni precostituite.
Organizzare un gruppo…
…(il termine “compagnia” è impegnativo ma potrebbe essere all’orizzonte) che voglia seguire un percorso che non porti obbligatoriamente alla messinscena. Ci spingeremo invece nella direzione dell’”Arte come veicolo”: una via per l’attore, prima di affrontare eventualmente la messinscena, l’ ”arte come presentazione”: una via anche per lo spettatore.
Un percorso espressivo…
…in cui attendere che accada qualcosa, in cui avere la pazienza di attendere. Non far succedere, ma attendere che accada. Il sorgere del Sole accade ogni mattina, impossibile forzare il Sole a nascere, è invece sufficiente attendere che accada e accade…da un po’ di tempo. Spettacolo? Sì, forse, ma non solo.
Nei resoconti della esperienza di J. Grotowski, riportati dal Prof. Leszek Kolankiewicz, tra l’altro si legge: “…gli oggetti superflui (in particolare gli orologi) furono temporaneamente requisiti…”. Sì, è questo: dimenticare gli orologi. Vivere almeno qualche ora in un luogo in cui “essere” e non “mostrare”.
Se questa righe ti hanno interessato, incuriosito e comunque vuoi saperne di più, scrivi o chiama www.teatrodinessuno.it/contatti
Sandro Conte
P.S.
Sul Progetto speciale 74 -75 di Grotowski
https://www.teatrodinessuno.it/doc/grotowski-progetto-speciale/
Sul Progetto Montagna
https://www.teatrodinessuno.it/doc/grotowski-progetto-montagna/
Arte come veicolo, arte come presentazione
https://www.teatrodinessuno.it/doc/grotowski-arte-veicolo-presentazione/