Ludwig TIECK
Ludwig TIECK
(Berlino 31 maggio 1773 – 28 aprile 1853)
TIECK è autore di una parodia della fiaba Il Gatto con gli Stivali.
Esponente dell’idealità del Romanticismo, precorse le tonalità borghesi del Biedermeier.
Scrisse anche con gli pseudonimi Peter Lebrecht (o Leberecht) e Gottlieb Färber.
Ludwig TIECK: breve biografia
Ludwig Tieck nato a Berlino nel 1773,
frequentò a Jena i fratelli Schlegel, Schelling, Fichte, Novalis. Fu in Italia (1805-69 e a Londra (1817) dove studiò l’opera di Shakespeare. Si stabilì poi a Dresda (1819), e si mise a tradurre insieme a A. Schlegel le opere di Shakespeare. Dal 1825 fu consigliere per il teatro di corte, procedendo a un rinnovo intelligente del repertorio. Dal 1841 fu consigliere alla corte di Berlino, e qui morì nel 1853.
Le prime opere
Tra le prime opere di Tieck sono alcuni racconti. Romanzo epistolare è la Storia del signor William Lovell (Geschichte des Herrn William Lovell, 1796). Incompiute le Peregrinazioni di Franz Sternbald (Franz Sternbalds Wanderungen, 1798). E una serie di drammi che esaltano il mondo feudale medievale: Vita e morte di santa Genoveva (Leben und Tod der heiligen Genoveva, 1799), e L’imperatore Octavianus (Kaiser Octavianus, 1804).
I racconti
Tieck possedeva una fantasia esuberante, che trovò il mezzo più congeniale di espressione nei racconti, spesso di materia fiabesca: Il biondo Eckbert (Der blonde Eckbert, 1796), Il fedele Eckart (Vom getreuen Eckart, 1799). e nelle fiabe drammatiche: Il gatto con gli stivali (Der gestiefelte Kater, 1797) tratto dalla fiaba di Perrault , e il Principe Zerbino (Prinz Zerbino, 1799).
Tra le numerose opere della maturità le cose migliori sono quelle vicine allo spirito del biedermeier: i racconti Il fidanzamento (Die Verlobung, 1823), L’erudito (Der Gelehrte, 1827), la delicata storia d’amore Il superfluo della vita (Des Lebens überfluss, 1839). E il romanzo di ambiente rinascimentale Vittoria Accorombona (1840).
Tieck fu un maestro nel rendere le atmosfere soprannaturali, nell’analizzare stati d’animo fluidi e inquieti. Sfondo delle sue invenzioni è un medioevo idealizzato. Ha uno stile ricco di calore e di suggestioni musicali, che coprono a volte una certa evanescenza di contenuti.
Tipico esponente, in gioventù, dell’idealità del Romanticismo, nelle opere della maturità precorse le pacate tonalità borghesi del biedermeier.
(Da http://www.girodivite.it/antenati/xixsec/_tieck.htm che ringraziamo per il permesso alla pubblicazione)