M. CECHOV: il Gesto Psicologico
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1200 iscritti / anno III, n ° 12 / maggio 2004
M. CECHOV: il Gesto Psicologico
(da “La tecnica dell’Attore”, Capitolo V°, Dino Audino Editore)
Video presentazione del libro “La tecnica dell’attore“
Stanislavskij, alla fine della sua vita, arriva al “metodo delle azioni fisiche”, metodo poi ripreso e sviluppato da Jerzy Grotowski. Dunque esiste un punto d’incontro tra il “metodo” di Stanislavskij e le esperienze di Grotowski, ed è su questo che verte la presente newsletter
Michail Cechov (1891-1955), nipote di Anton, è stato uno degli allievi di Stanislavskij al Primo Teatro d’Arte di Mosca e divenne uno dei più grandi attori russi finchè, nel 1928, quando era a capo del Secondo Teatro d’Arte di Mosca, fu costretto a fuggire dalle persecuzioni staliniane contro gli intelletuali. Nel suo libro “La tecnica dell’Attore” raccoglie e sviluppa il metodo Stanislavskij sulla Memoria Emotiva per spingerlo verso la definizione di Gesto Psicologico.
Questa breve raccolta di disegni con didascalie è tratta appunto da “La tecnica dell’Attore” di Michail Cechov.
Ringraziamo Dino Audino Editore per il permesso accordatoci alla pubblicazione.
Buona Lettura
M. CECHOV: il Gesto Psicologico
FIGURA l .
Immaginate di dover recitare la parte di un personaggio che, secondo la vostra prima impressione generale, ha una volontà forte e inflessibile, è posseduto da desideri dispotici di dominazione ed è pieno di odio e disgusto.
Cercate un gesto che si adatti al tutto e che esprima tutto questo nel personaggio e forse, dopo alcuni tentativi, lo troverete. E’ forte e ben definito. Ripetendolo più volte tenderà a rinforzare la vostra volontà. La direzione di ogni arto, la posizione finale dell’intero corpo come anche l’inclinazione della testa sono tali da portare a richiamare un desiderio preciso per una condotta dispotica e dominante. Le qualità che riempiono e permeano ogni muscolo del corpo provocheranno dentro di voi sentimenti di odio e disgusto. Così, tramite il gesto, penetrate le profondità della vostra psicologia stimolandole.
FIGURA 2
Questa volta definite il personaggio aggressivo, forse anche fanatico, con una volontà piuttosto impetuosa. Il personaggio è completamente aperto alle influenze che provengono dall”alto” ed è ossessionato dal desiderio di ricevere, e addirittura di forzare, le “Ispirazioni” da queste influenze. E’ pieno di qualità mistiche, ma allo stesso tempo è ben piantato per terra e riceve influenze altrettanto forti dal mondo terreno. Conseguentemente, è un personaggio in grado di riconciliare in se stesso influenze sia dall’alto che dal basso.
FIGURA 3
Per questo esempio sceglieremo un personaggio che in qualche modo contrasta con il precedente. E’ interamente introspettivo, senza alcun desiderio di entrare in contatto né con il mondo al di sopra, né con quello al di sotto, ma non è necessariamente debole. Il suo desiderio di isolamento potrebbe essere molto forte. Una qualità meditativa permea tutto il suo essere. Potrebbe essere felice della sua solitudine. Molto dipende anche dal ritmo con il quale esercitate il gesto psicologico una volta che lo avete trovato. Tutti nella vita attraversano diversi ritmi. Dipende principalmente dal temperamento e dal destino di ognuno. Lo stesso deve valere per I personaggi di un’opera. Il ritmo generale nel quale vive il personaggio dipende in larga misura dalla vostra Interpretazione. Paragonate I disegni 2 e 3. Riconoscete e sentite quanto più veloce è il ritmo del primo?
FIGURA 4
Per questo esempio, immaginate un personaggio completamente attaccato ad un tipo di vita terreno. La sua volontà forte ed egoista è costantemente diretta verso il basso. Tutti i suoi desideri passionali e le sue lussurie portano il timbro di qualità basse e basilari. Non ha alcuna simpatia per niente e nessuno. Diffidenza, sospetto e biasimo riempiono tutta la sua vita interiore, limitata e introversa. Il personaggio rifiuta uno stile di vita onesto e retto, e sceglie sempre le strade più ambigue e scorrette. E’ un tipo di persona egocentrica e, a volte, aggressiva.
FIGURA 5
Ancora un altro esempio. Potete vedere la forza di questo particolare personaggio nella sua volontà di protesta, di negazione. La sua qualità principale potrebbe sembrare la sofferenza, forse con una sfumatura di rabbia o indignazione. D’altra parte, una certa debolezza permea tutta la sua figura.
FIGURA 6
Questa volta il vostro personaggio è di nuovo un tipo debole, incapace di protestare, lottare nella vita; molto sensibile, incline alla sofferenza e all’autocompassione, con un forte desiderio di commiserazione. Anche qui, come nel caso precedente, studiando ed esercitando il gesto e la sua posizione finale sentirete la sua triplice influenza sulla vostra psicologia.
FIGURA 7
L’ultima figura ilIustra il gesto psicologico del chiudersi con calma. Trovate una frase che gli corrisponda, forse: “Vorrei essere lasciato solo”. Provate sia il gesto che la frase simultaneamente, in modo che le qualità della volontà trattenuta e della calma penetrino nella vostra psicologia e nella vostra voce. Poi cominciate a fare piccole alterazioni nel gesto psicoogico. Se, ad esempio, la posizione della testa era eretta, piegatela leggermente verso il basso e dirigete lo sguardo nella stessa direzione. Quale cambiamento si è verificato nella vostra psicologia? Avete sentito che alla qualità della calma si è aggiunto un leggero colore di insistenza, caparbietà?