ARLECCHINO maschera commedia arte
Arlecchino è la maschera più nota della Commedia dell’Arte. Di probabile origine francese nel Cinque-Seicento divenne maschera dei Comici dell’Arte, con il ruolo del “secondo Zani”
Arlecchino è la maschera più nota della Commedia dell’Arte. Di probabile origine francese nel Cinque-Seicento divenne maschera dei Comici dell’Arte, con il ruolo del “secondo Zani”
Il Dottor Balanzone appartiene alla schiera dei vecchi della Commedia dell’Arte. Personaggio serio, tende però alla presunzione.
Beltrame: maschera milanese nata nel Cinquecento. Al nome accompagna spesso il soprannome “de Gaggian”, da Gaggiano, una borgata della bassa milanese di cui è originario, o anche “de la Gippa”, per via dell’ampia casacca che era solito indossare.
Brighella: maschera probabilmente di origine bergamasca, ma la sua fama si deve all’attore Carlo Cantù (1609-1676 ca), che ne vestì i panni per molti anni.
Capitan Matamoros, l’origine di questo ruolo del Capitano risale al “Miles Gloriosus” di Plauto e ai numerosi soldati di ventura che percorrevano il territorio italiano.
La storia e la fortuna del personaggio di Capitan Spaventa di Vall’Inferna è indissolubilmente legata alla figura del suo creatore e interprete Francesco Andreini (1548-1624).
Cassandro appartiene alla serie dei “vecchi” della Commedia dell’Arte, come Pantalone e Zenobbio.
Colombina è di sicuro la più famosa fra le servette e forse anche una delle maschere più antiche. Già dal 1530 abbiamo notizia di un personaggio con questo nome
Coviello: l’origine di questa maschera risale alla fine del Cinquecento, diffuso soprattutto nell’Italia Centro-meridionale, dove è noto con il cognome di Cetrullo Cetrulli, Ciavala, Gazzo o Gardocchia.
Dosseno proviene dalla tradizione latina della fabula atellana (farsa popolare, originaria della città di Atella, irriverente e sboccata, caratterizzata dalla presenza di tipi fissi, fortemente caratterizzati nell’aspetto e nel comportamento),
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