Ludovico ARIOSTO

Ludovico ARIOSTOLudovico ARIOSTO

(Reggio Emilia 1474 – Ferrara 1533)

È considerato uno degli autori più celebri ed influenti del suo tempo. Le sue opere, l’Orlando Furioso in particolare, simboleggiano una potente rottura degli standard e dei canoni dell’epoca. La sua ottava, definita “ottava d’oro”, rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista.


Nota biografica e il testo di

ARIOSTO – Lena (La)

Ludovico Ariosto nacque a Reggio Emilia nel 1474.Ludovico ARIOSTO

Dopo avervi studiato legge, entrò fra gli stipendiati della Corte di Ferrara, presso la quale conobbe Pietro Bembo. Nel 1500 gli morì il padre e la numerosa famiglia passò sotto la sua responsabilità, tre anni dopo gli nacque un figlio da una non meglio nota Maria.
Negli anni successivi fu al servizio del cardinale Ippolito II D’Este per il quale compì varie ambascerie e con il quale ebbe un rapporto alquanto contrastato; nel frattempo uscirono le sue prime commedie e gli nacque un altro figlio da Orsolina Sassomarino. Dopo aver inutilmente tentato di ottenere benefici dall’elezione di papa Leone X e dopo la prima stesura del Furioso, lasciò il servizio presso il cardinale Ippolito e divenne uno stipendiato del duca Alfonso D’Este.
Proprio al servizio del duca, fu commissario ducale in Garfagnana dove, dopo un periodo di forte scoramento, riuscì a ben districarsi all’interno della difficile situazione di quella regione. Rientrato a Ferrara, assolse incarichi a lui più graditi come organizzatore di spettacoli di Corte. Nel 1527 sposò segretamente Alessandra Benucci.
Morì nel 1533 a Ferrara.
Molto si è discusso sul carattere di Ludovico Ariosto, un autore fin troppo soffocato da una fuorviante tradizione della critica: Ariosto sornione, appartato, contemplativo, concentrato esclusivamente sui suoi universi fantastici. Oggi questa visione può dirsi abbandonata a favore di un’analisi della saggezza dell’autore in termini di conquista sofferta e ottenuta tramite una continua pratica: un’analisi che pone sotto una diversa luce la sua stessa opera.

Note biografiche a cura di Maria Agostinelli

Ringraziamo il sito www.liberliber.it/ per il permesso alla pubblicazione dei testi e della nota biografica

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