PULCINELLA: maschera commedia dell’arte
PULCINELLA: maschera commedia dell’arte
E’ una delle maschere più note dell’Italia meridionale.
La sua origine risale al Seicento, essendo la sua presenza documentata da diverse raffigurazioni dell’epoca. Alcuni tuttavia rintracciano le sue origini nei personaggi delle “fabulae atellanae” come Macco e Dosseno, di cui conserva alcuni caratteri esteriori e interiori, come la gobba e il ventre sporgente, unite ad una certa malizia.
L’abito di scena richiama quello dello Zanni, con l’ampio camicione bianco serrato dalla cintura nera tenuta bassa sopra i calzoni cadenti. La sua maschera è nera, glabra, con gli occhi piccoli e il naso adunco, che dava alla voce degli attori una caratteristica tonalità stridula e chioccia.
Alcuni attori e burattinai utilizzavano un particolare strumento detto “sgherlo” o “pivetta”, per accentuare questa caratteristica della voce. Alla voce e al naso a becco sembra essere legato anche il nome pulcinella, da “pulcino”.
Il carattere del personaggio richiama quello dello Zanni, pur essendo più complesso e articolato. Servo sciocco e insensato, non manca spesso di arguzia e buon senso popolare. In lui si mescolano un’intensa vitalità ed un’indole inquieta, triste e sempre pronta a stupirsi delle cose del mondo.
Secondo la tradizione primo interprete e principale inventore del personaggio di Pulcinella fu l’attore Silvio Fiorillo, vissuto nella seconda metà del Cinquecento, che lo condusse alla notorietà insieme alla Compagnia degli Accesi. In seguito il più grande e noto Pulcinella fu l’attore Antonio Petito (1822-76), che lo slegò da un ruolo particolare, conferendogli maggiore spessore psicologico
PULCINELLA: maschera commedia dell’arte
Pulcinella is one of the most famous masks from Southern Italy. It originated in the 17th century when it is Pulcinella recorded in many illustrations. Still some of these would seem to suggest it derives from the atellan tradition and specifically from characters such as Macco and Dosseno, with whom it shares a characteristic humpback, paunch and a touch of nastiness.
Pucinella’s costume recalls the one worn by the zanni. He wears a baggy white shirt gathered tightly into a black belt, which hangs over trousers that look ready to fall down at any moment. His is a clean-shaven, black mask, with tiny beady eyes and a hooked nose, which makes his voice shrill and squeaky. Some actors and puppeteers have used a particular instrument known as “sgherlo” or “pivetta” to produce this unusual voice. The hooked nose and voice, resembling a chick (in Italian “pulcino”), also seem to have influenced the choice of name.
The character belongs to the zanni group even if he is more complex. He is a stupid servant type but on occasion he possesses the common sense and intelligence of ordinary folk. He is a mixture of vitality and restlessness, sadness and a readiness to show his amazement when faced with anything new. Traditionally Silvio Fiorillo, who lived in the second part of the 16th century and was a member of the Accesi troupe, invented this mask. Following Fiorillo, the next actor to play the part successfully was Antonio Petito (1822-‘76),