TARTAGLIA: Maschera Commedia dell’Arte
TARTAGLIA: Maschera Commedia dell’Arte
Tartaglia è nel gruppo dei vecchi della Commedia dell’Arte.
Maschera caratterizzata oltre che da una forte miopia da una inguaribile e pertinace balbuzie, da cui il nome, è generalmente compresa, insieme a Pantalone e il Dottore, nel gruppo dei vecchi apparendo in numerosi scenari nella parte di uno degli Innamorati.
Si ritiene sia nata nel 1630 ad opera di un certo Beltrami di Verona. Vario è il suo stato sociale da notaio a avvocato, da usciere a farmacista. Carlo Gozzi, infine, ferma la sua figura in uomo di stato.
Tartaglia ottenne il suo maggior successo a Napoli dove, verso la metà del Seicento, era interpretato da Carlo Merlino, seguito da Agostino Fiorilli. In epoca recente da ricordare Gianfranco Mauri in “Arlecchino servitore di due padroni” di Goldoni, per la regia di Giorgio Strehler.
TARTAGLIA: Maschera Commedia dell’Arte
Tartaglia, short sighted and a terrible stutterer (hence the name), is usually classifiedTartaglia as one of the group of old characters who appears in many scenarios as one of the Innamorati (lover).
It is thought he came into existence in 1630 thanks to a certain Beltrami from Verona. His social status varies; he is sometimes a bailiff, lawyer, notary or chemist. It was dramatist Carlo Gozzi who turned him into a statesman and so he remained.
Tartaglia enjoyed outstanding success in Naples where towards mid 17th century he was played by Carlo Merlino, followed by Agostino Fiorilli. In recent years Gianfranco Mauri in Goldoni’s “Arlecchino Servant of Two Masters” directed by Giorgio Strehler, gave an outstanding performance.